Piedirosso Sannio DOC Sant’Agata dei Goti
Sannio DOC
Piedirosso 100%
Il Piedirosso Mustilli è un vino campano leggero e scorrevole. Grazie a una lavorazione svolta esclusivamente in acciaio, sia in fase di vinificazione sia durante l’affinamento, il Piedirosso si rivela con un animo sbarazzino, equilibrato e intenso al contempo, grazie a un tannino avvolgente. Un’etichetta sprintosa, che racconta la voglia, da parte della cantina, di valorizzare le uve autoctone, che, soprattutto nell’area del Sannio, riescono a tingersi di sfumature particolari.
Questo Piedirosso Mustilli nasce da un unico vigneto, il Pozzillo, situato a circa 250 metri sul livello del mare ed esposto verso sud-ovest. Il terroir si caratterizza per la presenza di sottosuolo di composizione mista, in cui si ritrovano calcare, argilla e detriti vulcanici.
Vinificazione
La vendemmia avviene rigorosamente a mano, e dai grappoli si selezionano solamente gli acini giunti a perfetta maturazione. Il mosto fermenta in acciaio a una temperatura controllata per due settimane, svolgendo anche la malolattica. La fase finale di maturazione si svolge in acciaio, per una durata complessiva di sei mesi, al termine dei quali il vino è pronto per venire imbottigliato e messo in commercio.
Caratteristiche Organolettiche
Piedirosso Sannio DOC Mustilli, ha un bel colore rosso rubino dai riflessi porpora. All'olfatto sensazioni di ciliegia rossa e marasca fanno da apripista a sensazioni di stampo vegetale e garbati profumi floreali. Medio corpo e massa tannica accurata per una bocca equilibrata. Fruttato il finale.
Abbinamenti
Il Piedirosso Sannio DOC Mustilli, si accosta molto bene con paste al ragù, timballi, sartù di riso, polpettone in crosta, pancetta di maiale ai ferri. Suggerito l’abbinamento con piatti a base di pesce, specie se in zuppa.
La storia di Leonardo Mustilli è intrecciata a doppio filo con l’evoluzione della viticoltura del Sannio. Papà della Falanghina, insieme a un gruppo di pionieri che nella seconda metà degli anni Settanta scelsero di scommettere su un vitigno all’epoca destinato principalmente alla distilleria, Mustilli seppe ripensare l’azienda di famiglia sul lancio commerciale della Falanghina, puntando su etichette monovitigno che valorizzassero le peculiarità dell’uva autoctona.
Scopri di più su questa cantina