Sorprendente e originale, il mondo dei vini Florio conquista con le sue luminose suggestioni mediterranee, la sua storia affascinante e la sua audace contemporaneità.
Le Cantine Florio, costruite da Vincenzo Florio nel 1833 in pietra di tufo e dotate di un sistema di ventilazione naturale sono da sempre un esempio di architettura sostenibile, attenta all’impiego di materie prime e maestranze locali, allora come oggi. Il loro mantenimento e valorizzazione, ma soprattutto la loro costante apertura al pubblico che consente la conoscenza di una parte importante della storia produttiva siciliana, rappresentano poi quanto di più vicino ad una sostenibilità culturale si possa immaginare. Ma non solo, il marsala è un vino sostenibile per definizione, sia nei metodi produttivi sia dal punto di vista enologico. Noi, infatti, oggi godiamo del marsala creato dai nostri predecessori e stiamo, a nostra volta, forgiando il prodotto che potrà essere bevuto dalle generazioni future che ritroveranno nel calice il riverbero del nostro presente, grazie ad un’enologia estrema, di ascolto, che nasce da un’intimità profonda e segreta con la cantina e la vigna. Un’arte intuitiva che ci permette di cogliere l’attimo preciso in cui l’uva sovra maturata e sapida di mare deve essere raccolta, in cui ogni marsala chiede di essere spostato in un altro contenitore, legno o zona della Cantina. Un marsala che rientra nella DOC marsala, una delle denominazioni più antiche di Italia, che arricchisce un intero territorio, ne sostiene il tessuto sociale e valorizza il Marsala al consumo, parlando, dunque, di sostenibilità sociale ed economica.