Claudio Quarta considera l’Irpinia come un territorio “del nord, a sud” e per questo unico e irripetibile. È stato l’amore per quelli che lui chiama “mitici” bianchi, il Greco, il Fiano, la Falanghina, che lo ha spinto ad uscire dalla sua Puglia ed acquisire una “nuova cittadinanza”
Arroccata sull’apice di una collina, prende il nome dalla contrada San Paolo di Tufo, in Campania e guarda Torrioni, piccolo borgo di antichissime tradizioni agricole completamente immerso nel verde della vite e dei boschi popolati dai lupi… Una cantina letteralmente a cavallo fra le due province di Avellino e Benevento, progettata su tre livelli scavati sul pendio della collina per essere completamente integrata con il meraviglioso paesaggio irpino. Dalla sua terrazza si gode di una magnifica vista sulla Valle del Sabato: un susseguirsi di vigneti dove sono allevate le uve a bacca bianca da cui si produce il Greco di Tufo Docg, che insieme al Fiano di Avellino Docg e al pregiato Aglianico da cui nasce il Taurasi Docg, costituiscono l’essenza dell’Irpinia enologica.
L’area è caratterizzata da una straordinaria varietà dei suoli: dall’argilloso, al calcareo, al sabbioso con influenze delle ceneri del vulcano Somma Vesuvio. I vigneti sono coltivati fino a 700 metri d’altezza, dove una forte escursione termica esalta l’aromaticità delle uve. Il vigneto Claudio Quarta Vignaiolo è composto da piccoli appezzamenti selezionati, per via della parcellizzazione del territorio collinare, in parte di proprietà e in parte in gestione congiunta con i coltivatori locali che condividono le scelte produttive e gli obiettivi qualitativi della cantina.