La leggenda racconta che nel lontano 1647 Scipione di Marzo, capostipite della famiglia, lasciò il paese natale di San Paolo Belsito, vicino Nola, per sfuggire alla peste che imperversava in Europa, rifugiandosi a Tufo. La tradizione vuole che portò con sè l’uva di un antico vitigno diffuso sulla costa Campana, chiamato Greco di Nola. Nel corso dei secoli, l’uva si adattò perfettamente alle colline di Tufo col loro sottosuolo unico, ricco di minerali, in particolar modo zolfo, che conferisce al vino la sua particolare mineralità. Scipione di Marzo quindi viene comunemente considerato come il creatore del famoso Greco di Tufo.
Con una tradizione vitivinicola che risale al Seicento, le Cantine di Marzo si registrano ufficialmente presso la Camera di Commercio di Avellino come Azienda Agricola nel 1833, risultando essere quindi la più antica cantina della Campania e tra le più antiche del Sud Italia.
Le Cantine di Marzo sono passate nel 2009 sotto il controllo della famiglia di Somma, discendenti diretti dei di Marzo.
Filippo di Somma, figlio di Maria di Marzo, e i suoi due figli, Ferrante e Maria Giovanna, hanno intrapreso importanti investimenti attraverso un ambizioso programma di rilancio e sviluppo aziendale, allo scopo di riportare i vini dell’azienda a un livello qualitativo che rifletta la tradizione di una delle cantine più antiche d’Italia.
Ferrante di Somma ha vissuto e lavorato per molti anni tra Francia, Inghilterra e Russia. Proprio in Francia consegue un master in marketing e commercio del vino, presso l’Ecole Superieure de Commerce di Dijon,in Borgogna. La sua formazione internazionale e la sua passata collaborazione con diversi produttori francesi e italiani gli permettono di rilanciare sul mercato nazionale ed estero l’azienda. E’ sua l’idea di puntare sulla zonazione del Greco e valorizzare le peculiarità del territorio di Tufo, presentando nel 2017 sul mercato tre Cru di Greco di Tufo: Vigna Serrone, Vigna Laure e Vigna Ortale.
Con una produzione annua di circa 110.000 bottiglie, le Cantine di Marzo mantengono ancora oggi il carattere di una piccola azienda a gestione familiare, i cui vini, però, sono presenti in più di 12 paesi del mondo.