Falanghina del Sannio DOC
Falanghina 100%
La Falanghina del Sannio di Mustilli è un vino bianco semplice, fresco e di grande piacevolezza, affinato per pochi mesi in acciaio. Esprime aromi molto freschi di frutta bianca, frutta tropicale e agrumi, con leggeri accenti floreali. Il sorso è croccante, agile e succoso, di grande piacevolezza e semplicità di beva
La Falanghina del Sannio Mustilli ha l’onore di essere stata la prima nella storia italiana vinificata e imbottigliata in purezza nel 1979. Furono infatti Leonardo e Marili Mustilli, negli anni ’70, a ridare valore e vigore alla coltivazione della vite nel loro comune natìo, Sant’Agata dei Goti, un paesino incastonato nell’entroterra campano tra Caserta e Benevento, talmente affascinante e pittoresco da guadagnarsi la nomea di “perla del Sannio”. La Falanghina è la regina indiscussa di questo territorio, uva a bacca bianca dalle radici lontane. Sull’etichetta della bottiglia, non a caso, campeggia infatti la corona stilizzata, uno dei simboli della città, nonchè sottozona della denominazione, e insieme dichiarazione di lignaggio.
Mustilli Falanghina del Sannio parla di territorio e storia: le sue uve vengono vendemmiate a mano nei vigneti, posti a 250 metri sul livello del mare, di Presta, Pozzillo e Cesco di Nece, sui pendii collinari esposti a sud-ovest. Il suolo ha più strati composti da argilla e pietra vulcanica.
Vinificazione
Uva dei vigneti Presta, Pozzillo e Cesco di Nece nel comune di S. Agata dei Goti, selezionata e raccolta a mano. La fermentazione avviene in tini di acciaio alla temperatura costante e controllata di 15°C per circa due settimane. Anche il successivo affinamento avviene in acciaio, con periodici batonnage, per un lasso di tempo dai 3 ai 6 mesi.
Caratteristiche Organolettiche
La Falanghina del Sannio Sant’Agata dei Goti di Mustilli ha un’anima scintillante, a partire dal suo giallo paglierino dai riflessi verdognoli. I sentori olfattivi si fanno quasi tangibili da tanto siano presenti e intensi: gli agrumi più acidi si confondono con la polpa di mela gialla. La parte floreale, in cui spicca la ginestra, si intreccia con note vegetali e minerali, il tutto disteso su un tappeto di leggere erbe aromatiche.
Abbinamenti
Ideale dagli antipasti al pesce, dalle verdure alle carni bianche, senza dimenticare i lunghi aperitivi fuori, in terrazza. Ma anche dentro, sul tavolo in cucina.
La storia di Leonardo Mustilli è intrecciata a doppio filo con l’evoluzione della viticoltura del Sannio. Papà della Falanghina, insieme a un gruppo di pionieri che nella seconda metà degli anni Settanta scelsero di scommettere su un vitigno all’epoca destinato principalmente alla distilleria, Mustilli seppe ripensare l’azienda di famiglia sul lancio commerciale della Falanghina, puntando su etichette monovitigno che valorizzassero le peculiarità dell’uva autoctona.
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