Feudi di San Gregorio è oggi il marchio simbolo del rinascimento enologico del meridione d'Italia e di una cultura del bere volta a riscoprire l'identità dei sapori mediterranei. Valorizzare i vitigni del Sud Italia come l'Aglianico, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo, investire nella terra e nella tradizione secolare della viticoltura irpina, restituendo un futuro ad un patrimonio ambientale unico.
Salita la collina verso Sorbo Serpico, ci si addentra in un mondo magico, tra luoghi d’acqua inaspettati, giardini di spezie e roseti in fiore.
La sorpresa più grande è però all’interno della cantina: la lunga bottaia che ospita i vini rossi. L'intento è di andare oltre il concetto di cantina, facendola diventare un forum, un luogo di incontro, di confronto, di conoscenza, di meditazione, un laboratorio di idee e cultura, un luogo di accoglienza e ristoro. Al progetto hanno partecipato professionisti di livello mondiale: l'architetto giapponese Hikaru Mori ha avuto il difficile compito di dare unità architettonica alle strutture preesistenti, sviluppatesi nel tempo. Massimo e Lella Vignelli, simboli del design italiano nel mondo e “autori” delle etichette dell’azienda, hanno disegnato gli arredi e gli interni.
La cultura dell’accoglienza rappresenta da sempre il valore‐simbolo della Feudi di San Gregorio.
Per noi la cantina è qualcosa di più di una dimora del vino: è un luogo dove il sapere, la tradizione, la passione e il legame al territorio vengono vissuti profondamente e trasmessi con orgoglio al visitatore. Molteplici le proposte per chi vuole visitare la cantina o farsi guidare in una degustazione di vini e dei prodotti tipici del territorio.