Piedirosso 7 Moggi Pompeiano Igt Pompeiano Denominazione di Origine Protetta - Biologico
Piedirosso 100% Dall’esperienza compiuta nell’800 dagli avi di famiglia, la storia prosegue e prende vita con la nonna Benigna che da giovane è determinata a non seguire la vita di campagna vissuta con i suoi genitori ma che presto, negli anni della seconda guerra mondiale, riscopre la sua passione per la natura e per la coltivazione della vite.
Il Biologico La linea Classica dei Vini Biologici si contraddistingue sostanzialmente per utilizzo di uve da agricoltura biologica a cui si associano tecniche che conducono a vini che esprimono il terroir nel migliore dei modi. L’introduzione del favino, assicura l’alimentazione del vigneto e ne garantisce tutte le proprietà. Di questa linea fanno parte cinque vini tra cui il Piedirosso 7 Moggi Pompeiano - Bio realizzati con uve autoctone in purezza. Terreno vulcanico - sabbioso Sistema di allevamento a Guyot, collocato a circa 300 metri sul livello del mare Resa per ettaro 8000 kg
Tipo di vinificazione Da uve piedirosso coltivate alle pendici del Vesuvio. Vendemmia manuale a fine settembre, Vinificazione e maturazione in serbatoi di acciaio a temperatura controllata, Affinamento in acciaio per 3 mesi, con successivo ulteriore affinamento in bottiglia.
Caratteristiche Organolettiche La lunga ricerca delle condizioni viticole ed enologiche ha condotto a questo vino che esalta le potenzialità della varietà autoctona Piedirosso. Profumo intenso e consistente. Offre sentori floreali e fruttati di confettura con spiccate note di frutti rossi, sentori vegetali tra cui il balsamico. Sapore gradevole ed elegante, secco e persistente. Equilibrato ed armonico, morbido.
Abbinamenti Perfetto con lasagnette di pesce azzurro con pomodorini del Vesuvio, formaggi e pizze.
La cantinaSorrentino
Dall’esperienza compiuta nell’800 dagli avi di famiglia… la storia prosegue e prende vita con la nonna Benigna che da giovane è determinata a non seguire la vita di campagna vissuta con i suoi genitori ma che presto, negli anni della seconda guerra mondiale, riscopre la sua passione per la natura e per la coltivazione della vite
