Joe Aglianico Pompeiano - Bio
Pompeiano Igt
100% Aglianico
Dall’esperienza compiuta nell’800 dagli avi di famiglia, la storia prosegue e prende vita con la nonna Benigna che da giovane è determinata a non seguire la vita di campagna vissuta con i suoi genitori ma che presto, negli anni della seconda guerra mondiale, riscopre la sua passione per la natura e per la coltivazione della vite.
Il vino nasce dalla valorizzazione viticola ed enologica delle uve autoctone Aglianico in associazione alla straordinaria natura del territorio vesuviano che conferisce al prodotto una forte identità varietale.
Il Biologico
La linea Classica dei Vini Biologici si contraddistingue sostanzialmente per utilizzo di uve da agricoltura biologica a cui si associano tecniche che conducono a vini che esprimono il terroir nel migliore dei modi. L’introduzione del favino, assicura l’alimentazione del vigneto e ne garantisce tutte le proprietà. Di questa linea fanno parte cinque vini tra cui il “Joe” Aglianico Pompeiano Igt Bio realizzati con uve autoctone in purezza.
Terreno vulcanico - sabbioso
Sistema di allevamento a Guyot e cordone speronato, collocato a circa 500 m./s.l.m..
Tipo di vinificazione
La raccolta manuale avviene a fine settembre. La resa tipica per acro è di circa 8000 kg. Le uve vengono diraspate e fatte fermentare in vasche di acciaio inox e l'affinamento in bottiglia per un mese. Ci sono circa 2g/L di zucchero residuo.
Caratteristiche Organolettiche
Alla vista il vino si presenta di colore rosso rubino con riflessi violacei
profumo: molto intenso, ampio, complesso e consistente. Offre sentori fruttati di confettura con spiccate note di ciliegia, fragola e frutti di bosco, sentori speziati tra cui vaniglia, pepe, caffè tostato, cioccolato, liquirizia e sentori vegetali tra cui il tabacco.
gusto: corposo, gradevole ed elegante, secco e persistente; equilibrato ed armonico, morbido e giustamente tannico.
Abbinamenti
tipica braciola di carne napoletana, arrosti di carni rosse, selvaggina, cibi tartufati e formaggi stagionati.
Dall’esperienza compiuta nell’800 dagli avi di famiglia… la storia prosegue e prende vita con la nonna Benigna che da giovane è determinata a non seguire la vita di campagna vissuta con i suoi genitori ma che presto, negli anni della seconda guerra mondiale, riscopre la sua passione per la natura e per la coltivazione della vite
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